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Aperte le Iscrizioni per la 17ª Edizione del Premio Andrea Parodi a Cagliari

Il bando per il 17° Premio Andrea Parodi, un evento dedicato alla world music, è stato recentemente pubblicato online. La competizione, che si svolgerà a Cagliari nell’autunno del 2024, è aperta a musicisti da tutto il mondo. Le candidature possono essere presentate fino al 9 maggio 2023 attraverso i siti web www.fondazioneandreaparodi.it e www.premioandreaparodi.it.

Il concorso, che celebra il ricordo del musicista sardo Andrea Parodi, è organizzato dalla Fondazione che porta il suo nome, con la direzione artistica di Elena Ledda. Ogni anno, il premio rievoca la figura di Parodi, scomparso nel 2006, attraverso le interpretazioni delle sue opere da parte dei partecipanti e degli ospiti.

La partecipazione al concorso è gratuita. I candidati devono inviare due brani musicali, specificando quale dei due intendono presentare nella competizione. È richiesto che i brani non siano puramente strumentali e che rappresentino un progetto artistico legato alla world music. Inoltre, è necessario allegare i testi dei brani e le loro eventuali traduzioni in italiano, nonché un curriculum artistico.

Una commissione artistica selezionerà in modo anonimo i finalisti tra tutti gli iscritti. Questi si esibiranno dal vivo nella fase finale davanti a giurie composte da professionisti del settore musicale, sia nazionali che internazionali.

Il vincitore del concorso riceverà una borsa di studio di 2.500 euro e avrà l’opportunità di esibirsi in vari festival partner nel 2025. Il vincitore del Premio della Critica avrà invece la possibilità di realizzare un videoclip professionale, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi. Alcuni finalisti potranno essere invitati a partecipare ad altri festival partner.

Nelle precedenti edizioni, il premio è stato vinto da artisti di diverse regioni e paesi, dimostrando l’ampiezza e la diversità della world music. Per maggiori informazioni sul bando e sulle modalità di partecipazione, è possibile consultare i siti web indicati o contattare la Fondazione via email.