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Cinema digitale 3D: anteprima per la stampa

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Mercoledì 12 agosto 2009 presso il multicomplesso Megacine di La Spezia, alle ore 14 e 30, la direttrice Sara Battistelli, alla presenza di addetti ai lavori e della stampa (La Nazione, Il secolo XIX, TG3 Liguria e Tele Liguria Sud) ha tenuto a battesimo la prima sala sul territorio della provincia dedicata al cinema digitale 3D.

L’avvenimento sottolinea la coerenza dell’azienda Megacine, sempre attenta agli sviluppi tecnologici legati al settore dello spettacolo e dell’entertainment mondiale. Il cinema digitale rappresenta una vera e propria rivoluzione, in quanto viene abbandonato, dopo più di un secolo di storia, il supporto per eccellenza: la pellicola. D’ora in poi il film sarà compresso in un file che verrà decriptato e scaricato da un server centrale, quindi, attraverso un proiettore digitale verrà riprodotto sullo schermo, ad alta definizione. È quasi impossibile descrivere a parole la nitidezza e la brillantezza, nonché la definizione di tali immagini, supportate da un sonoro che non ha confronti. I film non avranno più problemi legati alla pellicola quali, per esempio, la sfocatura o la rigatura. Strettamente legato al cinema digitale è il cinema in tre dimensioni: il cinema 3D è un tipo di proiezione che, grazie a particolari tecniche di ripresa, fornisce una visione stereoscopica dell’immagine. La particolarità delle immagini proiettate è che sembrano avere effettiva profondità, e questo grazie agli appositi occhiali che vengono distribuiti all’ingresso della sala. Dimenticate i vecchi occhialini di carta con le lenti rosse e blu. Il principio su cui questa tecnologia si basa, è quello della visione stereoscopica. Il film, infatti, viene ripreso contemporaneamente da due punti di vista distanti tra loro quanto lo sono i nostri occhi. In fase di proiezione, quindi vengono proiettati due filmati contemporaneamente; ce ne si può rendere conto guardando per qualche secondo senza occhiali; quello che si vede è un’immagine tanto più “sdoppiata” quanto più l’elemento raffigurato appare tridimensionale. Indossando gli occhiali, le immagini vengono filtrate da ciascun occhio in modo che l’occhio sinistro veda l’immagine girata dalla camera sinistra e, allo stesso modo, l’occhio destro veda l’immagine girata dalla camera destra. È poi il nostro cervello ad elaborare le due immagini, restituendoci una percezione di forte tridimensionalità, che caratterizza quest’applicazione. Anche in questo caso il Megacine si è rivolto alla migliore tecnologia disponibile sul mercato: XpanD 3D. Questi speciali occhiali sono a polarizzazione attiva, quindi in grado di aprirsi e chiudersi alternativamente in abbinamento con il sincronismo verticale delle immagini proiettate, rendendo la visione perfetta da qualsiasi posizione della sala. A questo punto non rimane che godersi il diluvio di film 3D che arriveranno, dall’ultimo capitolo de L’era Glaciale, il 28 agosto, a G Force il 24 settembre; aspettando il capolavoro della Pixar Up nonché l’attessissimo Avatar di James Cameron. E per gli amanti dell’horror ecco Piranha 3D di Alexandre Aja, Final Destination 3D e The Hole di Joe Dante.

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