Facebook contro X Factor (UK): 1 a 0

Ieri sera al Finsbury Park (Londra), i Rage Against The Machine hanno galvanizzato 40.000 spettatori con il loro show di “ringraziamento” ai fan britannici, che hanno portato in cima alla classifica dei singoli dello scorso Natale la loro canzone “Killing In The Name”, con quasi 500.000 download contro i 450.000 del “rivale” Joe McElderry.

Tutto nasce a dicembre: X-Factor viene vinto dal giovane Joe McElderry che sembra destinato a scalare le classifiche inglesi con “The Climb”. Ma gli internauti non ci stanno e si scatena una campagna su Facebook per impedire la scalata di Joe nella classifica, proponendo invece un vecchio pezzo dello storico gruppo alternative metal statunitense.
I Rage promisero un grande concerto gratuito se fossero riusciti ad arrivare al numero 1 battendo il favorito McElderry. Ieri sera hanno mantenuto la promessa, autofinanziando il concerto con i ricavati degli altri spettacoli che tengono in Europa questa estate e devolvendo i ricavati dalle vendite digitali della canzone in beneficenza. Il cantante della band americana, Zack De La Rocha, ha invitato sul palco Jon e Tracy Morter, i promotori del gruppo Facebook per i Rage in rappresentanza del mondo del web che ha contribuito all’evento.
La campagna pro-Rage, diventata un fenomeno sul social network Facebook, ha scatenato molte reazioni, tra cui quelle di un Simon Cowell, tanto sicuro di trovare Joe McElderry al n.1 nella classifica settimanale quanto pronto a definire la campagna “stupida” e “cinica”, e quella del grande Tom Morello, sicuramente estraneo a tutto, ma ben felice della cosa, che sul suo Twitter chiama all’appello il popolo inglese con un bell’“England! Now is your time!”.
Il fatto è comunque sorprendente, infatti negli ultimi quattro anni, il vincitore di X Factor ha sempre conquistato la prima posizione la settimana prima di Natale. Questa volta, grazie solamente all’iniziativa lanciata dai signori Morter con il solo apporto di Facebook l’exploit non si è ripetuto.
Così, ieri sera, i Rage Against The Machine hanno potuto “consegnare” un assegno gigante per l’organizzazione Shelter. Tra i numeri musicali più applauditi, una cover di “White Riot” dei Clash. Non sono mancati gli sfottò al patron di X Factor, Simon Cowell, e al vincitore McElderry. Il bis è stato, naturalmente, una gagliarda versione di “Killing In The Name”. Lo show dei Rage ha avuto come supporter Gallows, Roots Manuva e Gogol Bordello.

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