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“I segni dell’inganno”: il fascino delle scritture segrete

Martedì 25 gennaio, alle ore 16.30, nell’ambito della mostra “Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia”, ospitata all’interno di Palazzo Poli (Palazzo Fontana di Trevi) a Roma, verrà presentato il libro di Caterina Marrone: “I segni dell’inganno”, un racconto della crittografia dal punto di vista della semiotica moderna, edito da Stampa Alternativa.

L’affascinante storia delle scritture segrete, dalle antiche storie tramandate da Erodoto e Plutarco al Cilindro di Thomas Jefferson e ad Alan Turing e la macchina Enigma. I codici cifrati rinascimentali, Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci e Athanasius Kircher, le scritture universali dell’età dell’Illuminismo, alle frontiere con la Cabala e le scienze dell’occulto. Le suggestioni narrative del “Viaggio al centro della terra” e del “Mathias Sandorf” di Jules Verne, del caso dei “Pupazzi ballerini” di Arthur Conan Doyle, dello “Scarabeo d’oro” di Edgar Allan Poe. Gli anagrammi di Ferdinand de Saussure e i giochi linguistici di Ludwig Wittgenstein.
Un racconto della crittografia dal punto di vista della semiotica moderna.

Caterina Marrone, studiosa del testo letterario e figurativo e docente di Filosofia del linguaggio alla “Sapienza” di Roma, si è occupata in particolare dell’immaginario linguistico. Per la stessa collana di Stampa Alternativa ha già pubblicato “I geroglifici fantastici” di Athanasius Kircher (2002) e “Le lingue utopiche” (2004).

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