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Il cannocchiale e il pennello: Pisa celebra l’anno galileiano con una mostra a Palazzo Blu

Il cannocchiale e il pennello
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Dopo Padova anche Pisa, città natale dello scienziato, celebra l’anno Galileiano e lo fa con una mostra intitolata “Il cannocchiale e il pennello. Nuova scienza e nuova arte nell’età di Galileo” che inaugurerà il prossimo 9 maggio negli spazi recentemente rinnovati di Palazzo Blu. Tema della mostra è l’influenza esercitata dalle scoperte di Galileo e dal metodo sperimentale sulla cultura del Seicento.

«Il percorso espositivo, organizzato in sezioni, prende avvio con gli anni della formazione di Galileo tra Pisa e Padova, focalizzando l’attenzione sui maestri del genio pisano, le sue letture, le sue prime opere e le prime esperienze. Viene quindi presentato un nucleo di opere che analizzano i rapporti tra la cultura scientifica e la cultura artistica nelle principali realtà italiane. Dalla Bologna di Ulisse Aldrovandi, alla Firenze dei Medici e alla Roma del cardinal Del Monte, saranno evidenziati i principali episodi figurativi in stretta connessione con gli ambienti scientifici in cui si muoveva Galileo. Partendo da un celebre passo dedicato all’Ariosto, la sezione “Ometti curiosi” illustra l’evoluzione, anche in termini galileiani, del collezionismo enciclopedico e della tradizione delle Wunderkammern nell’Europa della prima metà del XVII secolo, con significativi riscontri anche in ambito del collezionismo artistico e dei percorsi del gusto. Dipinti e disegni certificheranno i rapporti tra lo scienziato pisano e Ludovico Cardi detto il Cigoli, l’artista che rappresenta una delle voci più autorevoli della rinnovata pittura fiorentina del tempo, così come l’impatto del Sidereus Nuncius e delle prime scoperte astronomiche galileiane sulla cultura figurativa del primo ‘600 a Firenze, Roma e in tutta Europa. L’esposizione documenta pertanto l’affermarsi di una vera e propria “bottega” galileiana, ovvero di una generazione di artisti in grado di far proprie le conquiste dello scienziato, mostrandone le tangenze con le ricerche e le sperimentazioni dei maggiori interpreti dell’arte del tempo, tra cui la celebre pittrice Artemisia Gentileschi. La sezione finale, “Nuove scienze, nuove arti”, è dedicata alla ricezione dell’eredità di Galileo in direzione di un nuovo rapporto tra le arti e le scienze, testimoniato dal rinnovamento e dall’evoluzione di un linguaggio figurativo in cui è possibile riscontrare, anche in termini simbolici e allegorici, l’insegnamento dello scienziato pisano.»

Durante il periodo di apertura della mostra, la città toscana renderà inoltre omaggio al suo illustre cittadino con una serie di iniziative collaterali: fino al 30 ottobre la hall dell’aeroporto Galileo Galilei ospiterà la scultura-pendolo di Vladimir Skoda; domenica 31 maggio, in Piazza dei Miracoli, si riproporrà l’esperimento della caduta dei gravi dalla Torre Pendente; lunedì 1 giugno, dalle 22 in poi, si terrà la “Notte Nera degli Astrofili” con osservazioni della volta celeste a cura del gruppo Astrofili di Pisa Galileo Galilei; martedì 2 giugno sarà la volta di un’edizione straordinaria della Regata delle antiche Repubbliche Marinare; infine, sabato 6 giugno alle 20.30, il Teatro Verdi ospiterà un’intervista impossibile di Andrea Camilleri a Galileo Galilei.

IL CANNOCCHIALE E IL PENNELLO
Nuova scienza e nuova arte nell’età di Galileo
9 maggio – 19 luglio 2009
Pisa, Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9)
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 20.00
Informazioni: tel. +39 050 500197

Immagini:
1. Tintoretto, Ritratto di Galileo Galilei (1605-6)
olio su tela; 66 x 53,5 cm
London, National Maritime Museum
©National Maritime Museum, Greenwich, London
2. Ignoto, Atto di battesimo di G. Galilei (1563-1567)
vacchetta legata in pergamena con rinforzi in cuoio; 31x11x5 cm
Pisa (PI), Arcidiocesi di Pisa (inv. Libro dei Battezzati n. 20, c. 36 v)
3. Arcimboldo, Il bibliotecario (1565 ca.)
olio su tavola; 97×71 cm
Sweden, Skokloster Castle
Photographer: Samuel Uhrdin
4. Frans Francken II, Cabinet (1620 ca.)
olio su tavola; 121,5×164,5×9,5
Chiavari (GE), Quadreria Cassani-Copello della Società Economica di Chiavari
5. Justus Sustermans, Ritratto di Galileo Galilei
olio su tela; 66×56 cm
Firenze (FI), Galleria degli Uffizi, Soprintedenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino
6. Filippo Napoletano, Due Cedri (1619)
olio su tela; 51,4×64 cm
Firenze (FI), Sezione Botanica, Museo di Storia Naturale, Universita’ di Firenze
Fotografo: Antonio Quattrone

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