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Mondi soprani, mondi sottani

Presso la “Galleria dell’ombra” di Brescia, via Nino Bixio 14a, fino al 5 febbraio 2011, è visitabile la personale dell’artista Mariarosaria Stigliano, “Mondi soprani, mondi sottani”, a cura di Francesca Silveri, un viaggio all’interno di una favola raccontata ma mai ricordata, una strada verso un ricordo appeso tra ombre e colori per riscoprire ciò che il sogno di un bambino porta con sé…

«È una figura instabile, fragile ma ferma nella sua essenza quella che Mariarosaria Stigliano traccia nelle sue opere. Un’ombra “Sottana”, una Figura “Soprana”, donna diabolica ma angelica, sola, silenziosa, ferma a scrutare il mondo e la realtà, nascosta tra le ombre di un incantesimo: la vita. Una figura in bilico tra reale e irreale chiusa nel suo silenzio, in quella fuga onirica che supera ogni regola formale, ogni traccia di un tempo per proiettarsi in un futuro, il nostro, ormai presente. Nel lavoro di Mariarosaria, le figure/ombre di oggi riappaiono in superficie, escono dal fondo della storia, dalla visione mitica e mitologica in cui le aveva relegate un passato stanco; riprendono un percorso e una linea, uscendo da quel sottosuolo simbolo di punizione ma allo stesso tempo rifugio. Si ritrovano tra fumi color seppia e ombre di città, tra i contrasti della società moderna e i grigi di una metropoli indistinta che ritrova la sua forma originaria: sfuggente, intangibile. Solitudine, passioni, magie si stagliano tra le pareti di una stanza, in una piazza animata di irreale o in un relitto dell’epoca industriale. E proprio lì riprendono vita. Dietro il tocco dell’artista, hanno ritrovato una consapevolezza e, lentamente, senza fretta, a piccoli passi, si riappropriano del loro presente, non fatto di fatture e magie ma di ansie e dolori, lacrime e silenzi. Figure simbolo del moderno, fermate dalla mano di Mariarosaria nell’attimo prima di compiere un passo, un movimento lento che sfuma in un silenzio onirico, a tratti irreale, ma pur sempre vero. Nulla può distruggere un’ombra “Sottana” una Figura “Soprana”, l’hanno annullata, umiliata, sommersa in un’acqua gelida per sottoporle ad un’ordalia di purificazione. L’hanno strappata, lacerata, ma l’anima è viva, così come la forza; nulla può abbattere queste ombre dell’oggi perché nel loro interno custodiscono un segreto, unico: la vita e la morte.» (Pierpaolo De Lauro)

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