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Ciclo di lezioni su Caravaggio alla biblioteca comunale di Pisa

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Il 17 Febbraio si è cominciato a parlare di Caravaggio alla biblioteca comunale di Pisa durante il primo, dei quattro incontri di approfondimento, voluti da Silvia Panichi, assessore alla Cultura della città, e dal professor Stefano Renzoni, apprezzato per le sue brillanti ricerche pubblicate nelle edizioni ETS (basti pensare alle numerose ristampe del volume “Chiese di Pisa. Guida alla conoscenza del patrimonio artistico”).
L’iniziativa si inserisce nel vasto panorama di eventi nati, a livello nazionale, per celebrare il geniale pittore lombardo a 400 anni dalla sua morte e offre spunti di riflessione inediti.

Le opere e la complessa personalità di Caravaggio vengono presentate al vasto pubblico sotto una luce che si discosta dagli stereotipi convenzionali e rende accessibili interessanti chiavi di lettura.

L’irrinunciabile esigenza di riscoprire la vera essenza caravaggesca è tangibile già nell’argomento della prima lezione, tenuta magistralmente
dal Dott. Cristiano Giometti, e incentrata sul “rifiuto” delle opere di Michelangelo Merisi presso le cappelle Cerasi e Contarelli a Roma.

La prima versione del “San Matteo e l’Angelo“, andata perduta durante la seconda guerra mondiale, doveva essere collocata nella chiesa di San Luigi dei Francesi all’interno della cappella Contarelli.
Il mancato accoglimento dell’opera, da parte dei religiosi, si attribuisce comunemente alla mancanza di riferimenti circa la santità del
personaggio e alla posa “sconveniente” dell’evangelista che assomiglia, nel suo complesso, ad un uomo di umile estrazione sociale.

La versione accettata, posta nella cappella Contarelli, raffigura San Matteo avvolto in un ampio panneggio che sottolinea ed enfatizza la ruotazione della figura verso l’Angelo in discesa dal cielo.

Anche la prima versione della “Conversione di San Paolo“, realizzata per la chiesa di Santa Maria del Popolo, non trovò il favore dei rettori dell’ospedale della consolazione che avevano succeduto Cerasi nel ruolo di committente.

Quest’opera venne acquistata dal cardinale Giacomo Sannesio a dimostrazione del valore estetico già riconosciuto alla tavola caravaggesca capace di mescolare abilmente il linguaggio lombardo con echi raffaelleschi.

Nella successiva versione, custodita all’interno della cappella Cerasi, vengono abbandonati gli orpelli e le reminiscenze manieriste, insite nella tracimazione del Cristo sul Saulo, per lasciare spazio ad una sconvolgente ed innovativa interpretazione della conversione di San Paolo.

Soprattutto, in quest’ultima opera, traspare la profonda riflessione di Caravaggio che medita attentamente durante ogni fase di realizzazione del dipinto come è dimostrato dai numerosi ritocchi, riscontrati sui dipinti, all’esame dei raggi X.

I “rifiuti” delle commissioni pubbliche caravaggesche analizzate sono, in quest’ottica, chiare tracce della volontà di un artista tenace e capace di mettere in discussione prima di tutto sé stesso.

Il ciclo di incontri continua alla biblioteca comunale di Pisa a partire dalle ore 18,00 il 3 Marzo con “Caravaggio, sacro e profano” di G. Dalli Regoli, il 17 Marzo con “Caravaggio maledetto” di E. Pellegrini e il 31 Marzo con “Caravaggio e la natura morta” di E. Paliaga.

Si ringraziano per la gentile concessione delle immagini il relatore Cristiano Giometti (foto delle opere di Caravaggio proiettate durante la prima lezione) e la direttrice del quotidiano online Pisainformaflash Carla
Musetti
(fotografie scattate da Andrea Bianchi relative al pubblico presente in sala durante l’evento).

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3 pensieri riguardo “Ciclo di lezioni su Caravaggio alla biblioteca comunale di Pisa

  • Vincenza

    C’ero anch’io. Complimenti per la bella iniziativa!

  • stefano renzoni

    Gentile dottoressa, la vorrei ringraziare: prima di tutto per l’attenzione con cui segue queste vicende pisane; poi per gli elogi che mi rivolge, ed infine – ed è la cosa più importante – per la bella recensione che, a differenza di quanto succede spesso in casi analoghi, ha il grande pregio della chiarezza!!! Infine mi sento obbligato a ringraziarla anche per la pubblicità che fa all’iniziativa e per il generoso spazio che ci dedica. Grazie e a presto.

  • Silvia Panichi

    Cara Federica grazie per la bella recensione che tocca tutti i punti della relazione chiara e aggiornata di Cristiano Giometti. Anch’io sono contenta del buon risultato di questa iniziativa che celebra l’anniversario della morte di Caravaggio. Spero di vederti ai prossimi appuntamenti. Ciao.
    Silvia

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