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La bambina, il pugile, il canguro, di Gian Antonio Stella

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È una storia d’amore piccola ma toccante quella raccontata da Gian Antonio Stella nel suo romanzo “La bambina, il pugile, il canguro” (Rizzoli, 2007).
Piccola come la protagonista, Letizia, affetta da una grave malformazione cardiaca e dalla sindrome di Down.
Ma è anche una grande storia, così com’è grande l’amore di nonno Giusto – ex pugile soprannominato “Primo” per la sua somiglianza con Carnera – verso la nipotina, abbandonata da un padre irresponsabile e – presto – anche dalla madre che non reggerà al dolore.

Saranno quindi i nonni ad occuparsi della bambina e a dover affrontare, con coraggio e schiettezza, le difficoltà del quotidiano e a tentare di colmare la distanza che il pregiudizio scava intorno a chi è “diverso”.

Una storia che mescola dramma e humor e che si impone, con delicatezza ma senza cedimenti, contro l’ipocrisia nei confronti della disabilità, toccando le corde cuore.

Gian Antonio Stella è editorialista del Corriere della Sera.
Vincitore di alcuni premi giornalistici, scrive saggi e reportages, ma anche racconti e romanzi. Fra i suoi scritti ricordiamo: Lo spreco (Mondadori, 2001), Tribù. Foto di gruppo con cavaliere (Mondadori, 2001), L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi (Rizzoli, 2002), Il maestro magro (Rizzoli, 2005), Avanti popolo. Figure e figuri del nuovo potere italiano (Rizzoli, 2006) e il recente successo La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili, (Rizzoli, 2007)

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