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Saw V, di David Hackl

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Ad un anno dall’uscita del quarto capitolo, sempre per la regia di David Hackl, è sbarcato anche in Italia Saw V, nelle nostre sale dal 5 dicembre.
Nessun elemento di novità nel quinto episodio di quella che è diventata una delle saghe più famose degli anni 2000 (il film capostipite risale al 2004).

Il legame con i primi episodi è sempre più flebile e anche difficile da giustificare coerentemente dalla sceneggiatura: il risultato è un film che poco ha in comune con l’innovativa e sadica idea dell’Enigmista di quattro anni fa, quella di un serial killer dalla psicologia contorta che pretende di far riconsiderare l’esistenza alle vittime e dare loro una seconda possibilità.
A non cambiare è la cruda violenza di cui si impregna il film: un continuo macello di sangue fine a se stesso.

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